La filiera corta dell’interpretazione – dal cliente finale all’interprete
Visto che la filiera cortafunziona così bene per i prodotti (vedi outlets, farmer’s market o mercati del contadino), perché non applicarla anche ai servizi ed in particolare ai servizi di interpretazione?
Un modello diverso: l’interprete consulente
L’interprete consulente è l’interlocutore diretto tra il cliente e l’équipe di interpreti. Conosce bene la professione dato che la pratica ed è in grado di cogliere subito le necessità del cliente e selezionare le soluzioni (anche tecniche) più appropriate nonchéi colleghi interpreti più adatti in base alle lingue, al luogo dell’evento e soprattutto al tema, dato che lavora abitualmentecon loro. Lo stesso dicasi anche per la fornitura delle attrezzature tecniche.
In particolare, l’interprete –consulente prepara ilpreventivo, contatta i colleghi che lo affiancheranno nello svolgimento dell’incarico e mantiene i rapporti con loro. Inoltre, durante il convegno è chef d’équipe – interlocutore unico per l’intero teamed a convegno concluso, si occupa della fatturazione. Infine, consiglia anche la soluzione tecnica più adatta alla tipologia di evento o di interpretazione richiesti
Non è solo il cliente diretto a poter beneficiare di questa modalità operativa ma anche l’agenzia di traduzione, l’agenzia congressuale, l’albergo, il centro congressi, i fornitori di tecnologie audiovisiveetc.certi di avere un solo interlocutore in fase di preventivo, prima, durante e dopo l’evento.
L'interprete consulente è la risposta giusta alle necessità del mondo dell'interpretazione!
Elisabetta Manuelli