In italia quanto è il limite massimo di pagamento che non necessita una fattura?
Salve volevo sapere se posso assumere un traduttore che non ha la partita iva per un lavoro saltuario. Volevo sapere qual è il limite massimo di pagamento senza fattura e come si procede?
Grazie mille
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La recente riforma del mercato del lavoro (quella che nella terminologia corrente viene detta “la riforma Biagi”) non è riuscita nell’intento di ben separare, nell’ambito del lavoro “atipico”, le “collaborazioni coordinate e continuative” dalle “collaborazioni occasionali”.
Ha sicuramente meglio regolamentato le prime, ma a mio giudizio (e di più autorevoli commentatori) ha reso confusa la situazione delle seconde.
Da qui nasce l’esigenza di esaminare la normativa e l’interpretazione alla ricerca del “bandolo della matassa” per quanto concerne quelle che una volta erano comunemente definite le “collaborazioni occasionali”.
Alcuni riferimenti normativi ed interpretativi:
Legge 30/03, art. 4, c. 1, lett. c) (Legge delega)
D.Lgs. 276/03, art. 61, c. 2
Artt. e ss. 2222 Codice Civile
D.L. 269/03, Art. 44, c. 2
D.P.R. 917/86
Circolare INPS n. 9/2004
Circolare INPS n. 27/2004
Circolare INPS n. 103/2004
Messaggio INPS n. 29629/2004
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puoi collaborare con il tuo prestatore d'opera utilizzando le prestazioni occasionali di servizio:
ne puoi fare 1 sola (altrimenti non sarebbe occasionale!) e il prestatore d'opera deve risultare di aver collaborato con te - continuativamente - per max 30 giorni e non deve superare i 5000 euro.... se li supera l'aliquota irpef aumenta sensibilmente, non vorrei sbagliare ma si parla che dal 20 va anche al 35%... non ci sono altri mezzi.....
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Buongiorno,
così come formulata la domanda suona contraddittoria. Credo debba essere spiegata meglio. Il concetto di "assunzione per un lavoro saltuario" elimina a priori la necessità che il soggetto abbia una Partita Iva (se lo assumo diventa dipendente). Quindi - come accennato in altre risposte - la soluzione deve essere cercata nelle forme collaborative previste dalle norme vigenti. Se si intende, invece, il conferimento di un incarico bisogna valutare il tipo di rapporto e la fiscalità applicabili ad esso. In ogni caso qualsiasi pagamento per una prestazione professionale o assimilata ad essa prevede l'emissione di un documento di addebito. In assenza di Partita IIVA si procede con l'emissione di una ricevuta in regime di Ritenuta d'Acconto.
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Buon giorno,
non credo ci sia un limite massimo o minimo, mi spiego: la fattura, anzi in questo caso si tratta di ricevuta, visto che il collaboratore non ha PI, deve essere sempre emessa indipendentemente dall'importo del lavoro.
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A) LE PRESTAZIONI MERAMENTE OCCASIONALI (Art. 2222 e ss. Codice civile)
B) LE PRESTAZIONI OCCASIONALI COORDINATE (Art. 61, c. 2, D.Lgs 276/03)
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Gentile Magda, questo problema è un problema del traduttore che può operare anche senza P.IVA se il suo ricavo dalle traduzioni è inferiore di €6000 annui (la regola vale anche per altri settori). Anche un azienda può usufruire dei servizi di un traduttore senza P.IVA il quale dovrebbe fornire all'azienda una ritenuta di acconto per il lavoro eseguito. Cordiali saluti
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