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Tutti i traduttori devono avere un titolo universitario?

Inviata da caterina. 29 mar 2012 10 Risposte

Tutti i traduttori devono avere un titolo universitario?

Miglior risposta

Gentile Caterina,
il titolo universitario in Traduzione e interpretariato non è richiesto dalla legge per esercitare la professione, ma è certamente un requisito fondamentale. Il semplice titolo in lingue straniere di per sé non basta, perché la traduzione richiede competenze diverse. È vero comunque che, in assenza di un titolo universitario, si può sopperire frequentando corsi di lettura, scrittura, traduzione e soprattutto facendo tanta pratica, cercando un revisore esperto che corregga le proprie traduzioni.
Spero di esserti stata utile.
Cordiali saluti,
Natalia Bertelli

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Stante l'assenza di un ordine professionale con regole fisse, il titolo non è formalmente necessario. Resta il fatto che qualsiasi esperienza scolastica e/o lavorativa contribuisce molto alla formazione di un professionista e dei relativi servizi offerti. Come altri hanno scritto, stiamo parlando di titoli accademici in campo linguistico, preferibilmente con frequenza di seminari, corsi, esami in campo traduttologico. Concordo che il titolo da solo non sempre è garanzia di capacità. All'inizio della mia attività il mio studio ha preparato una serie di prove di conoscenza linguistica (sia per la lingua madre che per quella per la quale ci si presentava per la traduzione) per i candidati collaboratori. Tutto questo ancora prima di verificare la competenza traduttologica. Poi, come in tutte le attività, anche l'esperienza è una grande maestra, ma questo serve quando il professionista ha già le basi solide.

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12 APR 2012

Logo Adveris - Traduzioni e Comunicazione Adveris - Traduzioni e Comunicazione

11 Risposte

3 voti positivi

E' preferibile per essere sicuri che siano qualificati e che non svolgano la professione di traduttore solo perchè "non hanno trovato di meglio" bensì perchè era la loro aspirazione nella vita e quel che hanno scelto di fare come lavoro.

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2 APR 2012

Logo Dott.ssa PAOLA TOSATO & PARTNERS Dott.ssa PAOLA TOSATO & PARTNERS

26 Risposte

10 voti positivi

Purtroppo è diffusa la convinzione che sapere bene una lingua straniera implichi saper fare una traduzione. non è in realtà così, dietro una traduzione c'è un lavoro di ricerca, documentazione e comprensione del testo di partenza che richiede non solo l'ottima conoscenza della lingua straniera (meglio ancora se si è madrelingua) ma tecniche di traduzione da modellare ed applicare ogni qualvolta si affronta un lavoro.

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2 APR 2012

Logo Studio L&C Studio L&C

4 Risposte

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Non necessariamente. Sicuramente una laurea in traduzione ti prepara a livello tecnico, ma quello che conta di più, oltre alla conoscenza della lingua straniera in cui vuoi tradurre, è la conoscenza di un campo specifico (es. medicina, legge, tecnico, ecc.) che ti permette di specializzarti. Se conosci bene un campo, avrai una padronanza terminologica tale da poter eseguire traduzioni migliori rispetto a qualunque traduttore generico, che conosce bene la lingua, ma non la terminologia del settore.

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2 APR 2012

Logo Emanuela Alessandra Serri Emanuela Alessandra Serri

3 Risposte

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In linea generale,direi di sì.
In molti paesi non basta neppure la laurea in lingue, traduzioni, interpretariato, ma è necessario passare un esame specifico per poter diventare traduttore accreditato.

Se avesse bisogno di un avvocato o un medico, vorrebbe che la persona avesse i titoli per esercitare la professione?

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2 APR 2012

Logo Anonimo-123901 Anonimo-123901

10 Risposte

1 voto positivo

Caterina,
il titolo di laurea non è garanzia di professionalità e serietà. Ma, comunque, è un elemento preponderante e necessario per un traduttore.
Le faccio un esempio: dovesse aver bisogno di un medico o di un avvocato, si appoggerebbe a un "professionista" senza la qualifica?
Tenga presente che , a volte, non basta una laurea in lingue (ad esempio), ma è richiesta una laurea specifica, come nel caso dell' interpretariato e, in alcuni paesi, superare un esame specifico per svolgere la professione.

Daly's Translation Centre

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2 APR 2012

Anonimo

Caterina,
diciamo che un titolo di studio universitario non è garanzia di qualità e professionalità. Ma, sicuramente, è un elemento importante, necessario e fondamentale.

Le faccio un esempio: se avesse bisogno di un medico o di un avvocato, si rivolgerebbe a chi non ha titolo per esercitare?

Questo non toglie, nel caso dei traduttori, che, alle volte, ci possano essere dei professionisti non laureati con esperienza pregressa nel campo.

Io mi rivolgerei a persone che hanno i titoli per svolgere una certa attività SEMPRE.
Daly's Translation Centre

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2 APR 2012

Anonimo

Ciao Caterina,
L'Associazione Italiana Traduttori e Interpreti (AITI) è un'associazione di interpreti/traduttori professionisti. Forse, per avere un'idea, ti può essere utile leggere i requisiti per presentare la domanda di ammissione all'Associazione Italiana Traduttori e Interpreti (AITI)

Le domande di ammissione vengono esaminate sulla base della documentazione presentata, della frequenza e della qualità dei lavori svolti nonché della congruità dei compensi percepiti.

L'esperienza professionale va documentata mediante fatture, certificati di servizio e referenze dei committenti, lettere di incarico e/o contratti.

Per valutare l'idoneità all'ammissione, è fondamentale che nella documentazione presentata vi sia riferimento esplicito e chiaro al tipo di attività svolto (traduzione: n. di cartelle tradotte; interpretazione: tipologia -trattativa, consecutiva, simultanea- e n. di giornate), al periodo di attività e alla combinazione linguistica (anche più d'una, se del caso).

Traduttori tecnico-scientifici
diploma di laurea in traduzione conseguito presso una università o istituto universitario italiano o diploma di laurea in traduzione equipollente conseguito presso una università straniera e un'esperienza professionale di almeno un anno comprovata dall'esecuzione di almeno 500 cartelle dattiloscritte, nella stessa combinazione linguistica;
diploma di laurea conseguito presso una università o istituto universitario italiano o diploma di laurea equipollente conseguito presso una università straniera o diploma di traduttore e/o interprete (corso triennale) conseguito presso una università o istituto universitario o presso scuole di livello superiore per traduttori e interpreti equiparate o riconosciute ai sensi della L. 11.10.1986 n. 697 e 2 anni di esperienza professionale comprovata dall'esecuzione di almeno 1.000 cartelle dattiloscritte, nella stessa combinazione linguistica;
diploma di traduttore e/o interprete (corso biennale) conseguito presso una università o istituto universitario o presso scuole di livello superiore per traduttori e interpreti equiparate o riconosciute ai sensi della L. 11.10.1986 n. 697 o diploma di traduttore interprete corrispondente in lingue estere conseguito presso una università italiana o straniera, se equipollente, e 3 anni di esperienza professionale comprovata dall'esecuzione di almeno 1.500 cartelle dattiloscritte, nella stessa combinazione linguistica;
diploma di scuola media superiore o equiparato e 6 anni di esperienza professionale comprovata dall'esecuzione di almeno 3.000 cartelle dattiloscritte, nella stessa combinazione linguistica.

http://www.aiti.org/requisiti_ammissione.html

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2 APR 2012

Logo A.t.i.t. A.t.i.t.

6 Risposte

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Dal punto di vista ufficiale una laurea è utile, ad esempio, molti enti neanche accettano la tua candidatura se non sei laureato. In ogni caso, non è detto che per forza devi avere una laurea in traduzione. Ad esempio, se frequenti la facoltà di Giurisprudenza in Italia e parallelamente fai un corso avanzato della lingua inglese, aggiungendo al tuo percorso un master in Gran Bretagna o magari uno scambio Erasmus, sicuramente diventerai un ottimo traduttore dei testi legali. Quindi, dipende dal settore e anche dal tuo impegno e dalla tua passione. All’epoca non esisteva una laurea in traduzione e in questo campo lavoravano delle persone (principalmente nobili) che studiavano le lingue per la passione. Ci sono i casi più moderni, ad esempio Kornej Chukovskij, un famoso scrittore e traduttore russo del XX secolo, studiava la lingua inglese da solo, non frequentava l’università, però aveva una dote, ha tradotto perfettamente in russo molti capolavori della letteratura inglese e la sua opera “La traduzione: una grande arte” (tradotta anche in italiano) è diventata indispensabile per molti studenti e scienziati.

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2 APR 2012

Logo Traduzioni Giurate Traduzioni Giurate

5 Risposte

4 voti positivi

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