Spesso chi ha bisogno di una traduzione si trova in imbarazzo dovendo scegliere come fare per essere sicuro che quando consegnerà il suo documento tradotto all'ufficio che lo ha richiesto non se lo vedrà restituire perché la traduzione non va bene. Cerchiamo allora di far chiarezza nel modo più semplice possibile.
Traduzione normale: serve solo per uso personale e non ha nessun valore ufficiale perché non c'è niente che attesti che la traduzione è conforme all'originale. Per avere la certezza che sia fatta bene conviene rivolgersi a persone con una buona esperienza (l'iscrizione all'albo del tribunale e/o della camera di commercio può essere già una forma di garanzia)
Traduzione giurata e traduzione asseverata sono la stessa cosa: si tratta di una traduzione che può essere presentata a qualsiasi istituzione pubblica e/o privata, enti ed uffici di qualsiasi tipo perché ha valore ufficiale in quanto è stata "giurata" in Tribunale. Viene fatta in questo modo: l'originale e la traduzione vengono spillati insieme, si aggiunge un "verbale di giuramento" e il traduttore si reca personalmente in Tribunale a giurare di avere tradotto fedelmente il testo che gli è stato affidato. Il responsabile del Tribunale metterà dei timbri di congiunzione tra l'originale e la traduzione per garantire che questi non possano essere separati; aggiungerà poi il proprio timbro e firma per rendere legale il documento. Si preferisce affidare questo tipo di traduzioni a dei traduttori cosiddetti (impropriamente) "giurati", ossia iscritti all'Albo dei Consulenti Tecnici del Tribunale(C.T.U.); la maggior parte degli uffici, enti o istituzioni lo richiedono espressamente come condizione imprescindibile. Il giuramento ha ovviamente un costo da aggiungere a quello della traduzione, e necessita delle marche da bollo richieste dal Tribunale (di solito una da 16 euro ogni 4 pagine)
Traduzione certificata: è molto più semplice ed economica della traduzione giurata. Il traduttore (in questo caso deve essere necessariamente iscritto all'Albo dei CTU del Tribunale) appone il proprio timbro e firma alla traduzione, dichiarando di avere svolto fedelmente il proprio incarico. Non sono richieste marche da bollo.
La scelta se la traduzione debba essere giurata in Tribunale o solo certificata dal traduttore dipende esclusivamente dalla persona (funzionario, autorità, ente, ufficio ecc.) che l'ha richiesta e alla quale è destinata. In Inghilterra, ad esempio, di solito è sufficiente una traduzione certificata, mentre in Italia si richiede quasi sempre che sia giurata in tribunale.
Spero con questo di aver fatto un pò di luce sul mondo delle traduzione e di essere stata utile a chi si dibatte in mezzo alla burocrazia !
dott. Gabriella Micheli